Agostino Fantastici
info progetto
Agostino Fantastici è stato un architetto, scenografo e arredatore italiano, tra i più importanti esponenti della cultura neoclassica in Toscana. Si formò prima a Siena e poi a Roma, e le sue opere si concentrano principalmente sia durante l'occupazione francese, sia soprattutto nel periodo della Restaurazione. Le sue opere comprendono numerosi interventi, principalmente nel territorio senese; l'ultima pubblicazione che lo ricorda è datata nella prima metà degli anni Novanta del secolo scorso.
ANALISI PROGETTO
La cultura neoclassica nella sua tendenza artistica generale si rifa agli ideali e all'apparato formale dell'architettura classica greca e romana, adattandoli al contesto contemporaneo, associando elementi tradizionali e costruttivi.
La progettazione di questo layout è stata ispirata proprio da questo connubio di elementi in contrasto fra di loro eppure in armonia, perfettamente incastrati e compatibili. Partendo dalla copertina, realizzata elaborando con effetto "glitch" un busto in gesso raffigurante Agostino Fantastici, mette in contrapposizione due stili apparentemente incompatibili, che vanno però a formare un nuovo modo di leggere la storia dell'arte. Un modo del tutto moderno ma ancorato alle forme ed ai soggetti classici.
INTERVENTO
Grafica Editoriale
- Progettazione e realizzazione del layout
- Progettazione e realizzazione della copertina
- Interventi di correzione sul materiale fotografico
Febbraio, 2022
LA COPERTINA - Elaborazione grafica con effetto "glitch" del Busto in gesso di Agostino Fantastici - Coll. privata
Ho deciso di dare armonia agli elementi di colore di questa pubblicazione ripetendo l'alternanza delle varietà cromatiche di questa palette.
La scelta delle tonalità PANTONE donano un carattere elegante agli elementi grafici presenti nelle pagine.
LA TIPOGRAFIA
Gli elementi dominanti in una pubblicazione che tratta di storia dell’arte sono molteplici; in questo caso uno di essi è senza dubbio il testo; con la quantità di testi presenti era necessario trovare un font che non affaticasse la lettura, che la rendesse fluida. Sulla base del concept sviluppato, ho preferito caratterizzare maggiormente quegli elementi che non si presentassero troppo frequentemente (quali l’indice, i numeri di pagina ed i capisezione), lasciando al corpo del testo un carattere moderno e leggero. Il Montserrat Light è il carattere perfetto per questo scopo.
Diversamente, per elementi “formali” quali sono l’indice ed i numeri di pagina, ho scelto un font che richiamasse un concetto classico, che fosse oltremodo “sfacciato” nella sua presenza ma che rimanesse “aggraziato” nella sua esprissione. L’Abril Fatface Regular per l’indice ed i numeri di pagina calza a pennello.
Un altro elemento che desta interesse, cattura l’attenzione, che si lascia superare senza però essere dimenticato è senza ombra di dubio il titolo di un brano. Per questo elemento avevo la necessità di scegliere un font che ricalcasse lo stesso significato dell’elemento da caratterizzare. L’Helvetica Neue Bold, con le sue forme decise ma eleganti, con la sua presenza così massiccia ma mai ingombrante, è perfetto per testi di dimensioni importanti come lo sono i titoli ma non da mai l’idea di essere “di troppo”.
INDICE ED ELEMENTI GRAFICI
La progettazione dell'indice dona alla pubblicazione un carattere antico nel scelta tipografica degli elementi con maggiore gerarchia. La presenza però, di una notevole quantità di testo editato con un carattere più deciso, moderno e marcato, prosegue l'idea che sta alla base di questo concept.
I numeri di pagina così grandi nei Capisezione e così parzialmente "nascosti" distorgono la classicità di un semplice numero di pagina, andando così ad esser parte integrante degli elementi grafici ornamentali del layout stesso e non "semplici comprimari".
Gli elementi grafici "monolitici" danno ritmo all'impaginazione, spezzano la monotonia di un testo classico "nero su bianco", creano le basi per una lettura più fluida, interessata e "divertita".
conclusioni
La progettazione di questo layout è stata molto divertente. Il fatto che fosse relativa ad una pubblicazione di storia dell'arte mi ha spinto ad addentrarmi negli ideali della corrente Neoclassica fino ad entrarci in empatia.
Così facendo ho potuto ricreare graficamente quei connubi artistici ed architettonici propri di quel periodo storico cercando di riprodurli in chiave moderna.
Il risultato è una pubblicazione piacevole da leggere e da osservare, adatta a qualsiasi tipo di lettore, occasionale e abituale. Un approfondimento editoriale insomma, adatto alle librerie di ognuno di noi.